Ricerca di Personale, Km 0 e Reputazione: cambio di prospettiva e nuove priorità per un mercato del lavoro in trasformazione

Tutto cambia, come si suol dire, ma ci sono cambiamenti che accadono così lentamente da non essere quasi percepibili e altri che invece impattano rapidamente sulle nostre abitudini e sul modo di fare le cose. I nuovi trend del mercato del lavoro, derivanti da una demografia in ripiego, ormai inevitabile per i prossimi anni, rappresentano una di queste cose, di cui ci rendiamo conto con evidenza.

Proviamo a capire quali effetti si iniziano a vedere e come poterli affrontare in azienda. Partiamo da un concetto di base: laddove il numero dei candidati disponibili si riduce, la prima leva su cui agire è l’attrattività dell’offerta di lavoro a tutto tondo. Questo non significa solo un approccio economico adeguato, ma obbliga anche a tener conto di una serie di altri punti apparentemente meno tangibili ma comunque in grado di fare la differenza, come la reputazione, per esempio.

Perché oggi la Reputazione Aziendale è ancora più importante per assumere personale?

Uno di questi, come vedremo particolarmente importante oggi, è la Reputazione Aziendale. Se fino a ieri era sufficiente il marchio molto conosciuto, tipico delle grandi compagnie, o un’offerta economicamente conveniente, oggi si aggiungono elementi che portano la reputazione a un altro livello.

Lo sbilanciamento fra offerte di lavoro e candidati disponibili, dovuto ai fattori demografici citati, sta infatti rendendo meno necessario il trasferimento verso città più o meno lontane, facilitando una ricerca più in prossimità, che porta anche vantaggi non indifferenti in termini di costo della vita. La vicinanza fisica comporta l’accesso a una serie di informazioni sull’azienda in fase di ricerca, che prima erano difficili da trovare: sapere se il clima lavorativo è positivo o meno, se i capi adottano stili partecipativi o di comando, se le opportunità di crescita interne sono reali o non vengono poi realizzate, è molto più facile restando nelle proprie zone che non a distanza, vista la probabile disponibilità di notizie di prima mano, da amici e conoscenti locali.

Vi siete mai chiesti come la vostra azienda venga percepita all’esterno, sul territorio di riferimento? Riflettiamoci e facciamo in modo che le eventuali indagini di clima interne (non solo formali ma anche quelle che possono essere raccolte dai contatti quotidiani, ove si applichi un ascolto attivo e reale) esplorino questi elementi, perché nelle condizioni di contesto descritte, tutto ciò che è percezione interna diventa facilmente informazione esterna. Questo potrebbe diventare un punto chiave su cui agire rapidamente, se si vuole mantenere una capacità di attrarre le persone giuste, essenziali per portare valore alla nostra organizzazione.

Gli ambasciatori (entusiasti) non portano pena… anzi!

Un ambiente di lavoro positivo e partecipativo non solo trattiene i talenti ma li rende anche ambasciatori entusiasti dell’azienda. Investire nel benessere, nello sviluppo e nella soddisfazione dei propri dipendenti, si traduce, quindi, in un vantaggio competitivo nel lungo termine non solo verso di loro, ma persino nei confronti di chi, ancora, non è un nostro collaboratore.

Volete approfondire con noi e provare a disegnare un piano che renda la vostra azienda più attraente per i talenti da portare a bordo e per chi già fa parte della squadra?

INCONTRIAMOCI!

Gabriele Ghinelli